Perché si usa l’additivo? A cosa serve un buon olio motore?

Ti sei mai chiesto perché si usa l’additivo? E quali sono i reali benefici nell’utilizzare un buon olio motore? Qui troverai la risposta a queste e altre domande ma prima di iniziare è bene sapere che:

per una corretta manutenzione e consumi carburante idonei è buona norma usare eccellenti additivi come Additivi Blue almeno ogni 5000 km. 

Perché è così importante scegliere l’additivo?

Usare un giusto additivo è fondamentale per il benessere del motore e in questo articolo scoprirai quanto sia altrettanto importante scegliere:

  • Additivi stabilizzatori per carburante
  • Additivi migliorativi di coefficiente ottanico
  • Additivo di pulizia del sistema di alimentazione del carburante

Aspetta, non sai cos’è il coefficiente ottanico? Ok, facciamo un piccolo passo indietro e ripartiamo dall’inizio, da quando la benzina non aveva nemmeno il piombo…

Da cosa è composta la benzina?

La benzina è sempre stata un composto di vari componenti chimiche che hanno subito varie trasformazioni nel corso degli anni. Basti pensare che ai giorni nostri, ormai, il noto carburante, viene prodotto con componenti così innovative da stravolgere quella che fino a pochi anni fa era nota con il nome di “benzina rossa” in una formula irriconoscibile.

Sapevi che prima nel carburante non era presente il piombo?

Intorno agli anni ’30 e ’40 del secolo scorso, nei carburanti non era utilizzato il piombo. A quei tempi il valore del numero di ottano non superava “80”.

Il numero di ottano indica il punto di autoaccensione di un carburante e, di conseguenza, ci fornisce il suo potere antidetonante.

Questo vuol dire che:

Più alto è il numero più è possibile aumentare il rapporto di compressione di un propulsore.

La benzina super e il piombo tetraetile

Nel 1950 arrivò sul mercato la benzina super, meglio nota coma “benzina rossa”. Questo carburante presentava un coefficiente ottanico di circa “99” grazie alla sua formula contenente “piombo tetraetile”. Oltre ad aumentare il coefficiente ottanico, questo componente era noto per il rilascio di depositi lubrificanti sulle sedi valvole, offrendo così una lubrificazione delle stesse.

Usare una benzina povera di ottani provoca danneggiamenti

Nei motori molto compressi usare una benzina povera di ottani può provocare danneggiamenti al motore.

I sintomi per riconoscere tale danneggiamento sono:

  • Il classico “battito in testa”, nonché:
  • Il ticchettio nella fase di accelerazione

Questi sintomi, a lungo andare, possono essere la causa della foratura sulla testa del pistone con:

  • Conseguente perdita di tutta la compressione
  • Travaso di olio nella camera di combustione
  • Compromissione del cilindro

Benzina verde: stabilizzatori e catalizzatori

Proseguendo il nostro excursus storico, negli anni a seguire ci si rese conto che il piombo tetraetile era molto tossico e che immesso nell’atmosfera tramite i gas di scarico, provocava danni al sistema ecologico.

Per questo venne eliminato e si passò alla così detta “benzina verde”.

Ecco spiegato perché con l’avvento della benzina “verde” nei vecchi motori si sono dovuti aggiungere ai carburanti degli stabilizzatori sostitutivi del piombo tetraetile.

Questo perché venne a mancare l’effetto lubrificante sulle valvole.

Aumento del coefficiente ottanico nella benzina verde

Come si aumentò allora il numero di ottano nella benzina verde, vi starete chiedendo? Attraverso il benzene, un componente che sarebbe risultato altamente tossico. Non avendo, peraltro, al suo interno, il potere lubrificante, l’uso del benzene portò a un decisivo cambiamento nella progettazione dei motori e dei lubrificanti al fine di adattarli al nuovo carburante.

Ed ecco perché furono installati sui veicoli i primi catalizzatori.

2002: la fine della benzina rossa

Dal 1 gennaio 2002 l’unico carburante disponibile è la benzina verde con conseguente divieto di vendita della rossa. Negli anni successivi, il carburante ha continuato a subire continui cambiamenti. Sino ad arrivare ai giorni nostri con un contenuto di bio-diesel intorno al 20%.

A ogni cambiamento del carburante e della tecnologia dei motori, cambia anche la formula del l’olio motore.

Questo cambiamento è dettato dalla sequenza A.C.E.A, ovvero Associazione Costruttori Europei Auto. Tale indicazione dovrebbe essere sempre riportata nelle etichette dell’olio lubrificante. Ecco alcuni esempi:

ACEA A3/B4-12 specifica per benzina

ACEA C3-12 Diesel

Come è possibile constatare con estrema semplicità:

Il numero 12 indica l’anno di sequenza.

ATTENZIONE: Utilizzare lubrificante senza l’opportuno aggiornamento influisce sui consumi carburante nonché sull’usura del motore e sul danneggiamento dei sistemi anti inquinamento E.G.R., FAP, DPF, turbine, ecc.di cui sono dotati i moderni propulsori.

Ecco perché si consiglia sempre di prestare massima attenzione ai lubrificanti venduti nei supermercati, spesso acquistati senza l’opportuna conoscenza delle più basilari informazioni.

Le ultime sequenze ACEA sono 04-08-10. L’ultima è la 12 e, prossimamente è in arrivo la 2018.

Una curiosità: sapevi che con la benzina rossa i meccanici pulivano le parti del motore e con l’introduzione della verde questo non è stato più possibile?

Olio motore: ecco perché è importante non mettere il primo che capita

In conclusione ecco perché è così importante usare il giusto olio motore, i giusti additivi stabilizzatori per il carburante, quelli migliorativi del coefficiente ottanico ma, soprattutto, eccellenti additivi di pulizia del sistema di alimentazione del carburante.

Questo al fine di sopperire alla mancata funzione detergente che possedeva, in origine, la benzina rossa.

UNA ULTIMA CONSIDERAZIONE: Il costo della benzina di oggi senza l’IVA e l’accisa è talmente basso che i produttori per ottenere un guadagno devono ridurre al minimo gli additivi che sono la parte più costosa del carburante.

 

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